(Ri)accendiamo il Classico

EDIPO - Canta, ma non canta di sé … È per gli altri che canta, è degli altri che canta, è per me che canta, è di me che canta. Sa di me, e si rivolge a me! Poeta! Tu, poeta, col tuo incarico di cogliere il dolore degli altri e di esprimerlo come se fosse lo stesso dolore a esprimersi … Il destino continua oltre ciò che il destino riserva. Io ascolto ciò che è al di là del mio destino.


(P. P. Pasolini, Edipo re (sceneggiatura), 2001)
Il teatro, dice il regista e drammaturgo Peter Stein, è nato dal movimento originario della razza umana, “dalla sua ciclicità, nascita, crescita e morte e poi rinascita di un altro essere e così via [...] il teatro racconta proprio questa esistenza tragica, assurda, paradossale [...]. La nostra società tenta di sradicare la tragicità dell’esistenza umana, rendendo tutto facile, tutto liscio, tutto calmo. Questa facilità della vita va contro il teatro”. Peter Stein evoca qui la necessità di un risveglio della coscienza tragica: da essa sorge il pensiero e scaturisce la possibilità di trascendere la bruta fattualità degli eventi, in essa giacciono le grandi domande sulla condizione umana.

Queste domande il teatro greco non ha mai smesso di porre, portando in scena e lasciando parlare le forze opposte che governano l’esistenza: la vita e la morte, l’amore e l’odio, la forza e la fragilità, il destino e la libertà, l’eternità e la finitezza. Uno dei fili che legano la trama dell’intera opera freudiana alla tragedia greca è precisamente il conflitto, elemento costitutivo e irrinunciabile dello psichismo. Freud, uomo dalla vasta cultura classica, è passato più volte per i cammini della Grecia, fino a fare di Edipo e Narciso le figure centrali nella drammaturgia delle passioni umane.

Dal 2017 l’Associazione organizza giornate di studio in cui l’analisi di un dramma dell’antichità classica viene sviluppata da differenti prospettive - storica, antropologica, psicoanalitica, letteraria. A questo momento di analisi fa seguito la proiezione dello spettacolo, generalmente nella messa in scena del Teatro Greco di Siracusa. Così azione teatrale ed elaborazione teorica, corpo dell’interprete e movimento del pensiero si completano e si integrano armoniosamente, ciascuna dimensione dando senso e compiutezza all’altra.

Giornate di Studio