Psicoanalisi e Cinema
L’arte, diceva Picasso, “è una menzogna che ci permette di svelare la verità”. Per vent’anni, senza stancarsi, “in una sorta di furore”, Ingmar Bergman ha trasmesso “sogni, sensazioni, fantasmi, crisi di follia, nevrosi” (I. Bergmann, 1987).
L’arte è elaborazione, messa in forma, lavoro che il creatore compie a partire dai materiali della vita: mezzo espressivo che sfida il controllo dell’intelletto e direttamente raggiunge le stanze più segrete dell’elaborazione psichica.
Da alcuni anni l’Associazione raccoglie un piccolo gruppo, coordinato dalla dott.ssa Giuliana Gagliani, che si incontra per raccogliere, a partire da un film, le fantasie, le riflessioni, le associazioni dei partecipanti. Un film è un oggetto immaginario, attraversato e plasmato dai fantasmi dell’artista che, a loro volta, generano fantasmi identificatori nello spettatore. Il lavoro di rêverie apre la via verso l’inconscio, imbrigliato sullo schermo dal linguaggio dell’immagine e afferrato dalla parola nell’esperienza immaginativa condivisa del gruppo.
Questo spazio del sito raccoglie brevi testi, recensioni, materiali di lettura, commenti, riflessioni, purché si muovano nello spazio comune tra psicoanalisi e cinema.
Le proposte vanno inviate alla nostra redazione: [email protected]