Una guerra, tutte le guerre. Kiev, Sarajevo, Troia
Giornata di studio
seguita da
proiezione della tragedia di Euripide Troiane
(Teatro Greco di Siracusa, 2019)
La quarta edizione di (Ri)accendiamo il classico si svolge quest’anno in collaborazione con l’associazione Orlando. La drammatica congiuntura storica esige una riflessione sulla guerra, nel convincimento che non si dà pensiero e costruzione di pace senza la piena, lucida consapevolezza della follia della guerra. Ancora una volta, come per le edizioni precedenti, sarà convocato un dramma antico per parlarci del presente.
Nel 415 a. C. fu rappresentata ad Atene una tragedia di Euripide che aveva come protagoniste le donne, quelle troiane che la sconfitta destinava all’esilio e alla schiavitù: Τρῳάδες, Troiane, tragedia di donne, che inscriviamo nel quadro della giornata mondiale contro la violenza sulle donne voluta dalle Nazioni Unite nel 1999.
Troia - archetipo di tutte le guerre – è specchio tragico della nostra attualità, in quel brevissimo arco di storia – trent’anni appena - che per l’Europa si tende tra le guerre balcaniche e l’attuale guerra in Ucraina – tra Sarajevo e Kiev. Di quest’ultima cercheremo di comprendere le ragioni attraverso la ricostruzione dello storico Simone Attilio Bellezza, di quelle accoglieremo la memoria grazie ad Elvira Mujčić, scrittrice figlia di quei luoghi.
Samanta Picciaiola, presidente di Orlando, ci condurrà verso i temi del pomeriggio e Antonella Cosentino, italianista e scrittrice, ci introdurrà al dramma euripideo; a chiusura della giornata, sarà proiettata la registrazione dello spettacolo andato in scena a Siracusa nel 2019. Seppure solo per immagine, ci restituirà qualcosa della potenza del teatro e ci offrirà la profondità della parola poetica: a ricordarci che ogni creazione è baluardo dell’umano contro il disumano parossismo delle armi.
[i materiali della giornata di studio saranno pubblicati a breve in questa sezione del sito]