La Musa Inquieta

Dante: la poesia come "trascendimento"

Angela Peduto, Antonella Cosentino, Giorgio Antonelli, Maria Chiara Mazzi, Raffaele Riccio
marzo-dicembre 2021
Evento digitale
Cost'arena Bologna

Che Dante sia poeta di “trascendimenti” è cosa indubitabile. Basta considerare la Commedia per rendersi conto di quanto l’atto di creazione poetica sia nello stesso tempo atto di fondazione ma anche di superamento, anzi di “trascendimento”: creare per “forzare” i limiti del conosciuto, del dicibile, del visibile. Della lingua stessa, per sperimentare fino a che punto essa possa giungere. Se così non fosse non sapremmo giustificare il gioco combinatorio attuato nell’opera, nella quale si trova di tutto: parole inedite, appositamente coniate per forgiare quello che sarebbe altrimenti inesprimibile, recuperi da altre lingue, vive e morte, espressioni dialettali, parole alte e sublimi. Poeta che fonda e va oltre: forse per questo a Dante si ispirano tanti poeti del ‘900- Mandel’štam, Joyce, Pound, Eliot, Borges, Montale -, che ricercano in lui non tanto le radici della cultura italiana, quanto piuttosto quelle della grande cultura europea e si riconoscono “danteschi” al di là dei confini territoriali e linguistici.

Il “divino poema” è inaudito viaggio dell’anima, dove la discesa nell’oscurità e l’ascesa verso la luce costantemente incontrano la resistenza della parola -“Trasumanar significar per verba non si poria” - senza che mai venga meno la volontà di assolvere il proprio compito: quell’andare oltre l’umano attraversando l’umano fino in fondo, assumendo di questa traversata il rischio supremo, facendo della propria esperienza - totalmente, profondamente umana -, una vicenda esemplare capace di parlare al di là del tempo e dei luoghi … sfida temeraria e lezione immortale della Commedia.

È perciò nel segno del trascendimento che, celebrando il Poeta in questo secondo anno di pandemia, intendiamo compiere il nostro viaggio: trascendimento della morte e del dolore, apertura all’infinito a partire dalle nostre singolarità effimere e fragili, in quello slancio totalmente, profondamente umano che, creando, conduce a “riveder le stelle”.

NATURALIS – INSTRUMENTALIS – HUMANA - MONDANA. I percorsi musicali nella Divina Commedia

Maria Chiara Mazzi

4 dicembre 2021

Tradurre la Commedia in francese

Agnès Cousin de Ravel

20 novembre 2021

“Le cose tutte quante hanno ordine tra loro". Armonie e disarmonie nelle rappresentazioni dantesche della natura

Antonella Cosentino e Angela Peduto

16 ottobre 2021
Letture curate da Filippo Lanzi & Gabriella Lippolis

"Se presso al mattin del ver si sogna"

Giorgio Antonelli  

2 ottobre 2021

Eliot e Dante: “e quindi uscimmo a riveder le stelle"

Antonella Cosentino

24 aprile 2021
Letture curate da Filippo Lanzi & Gabriella Lippolis

Eliot e Dante: due poeti all’Inferno

Antonella Cosentino

10 aprile 2021
Letture curate da Filippo Lanzi & Gabriella Lippolis

Il Purgatorio dantesco tra poesia e teologia

Raffaele Riccio

20 marzo 2021
Letture curate da Filippo Lanzi & Gabriella Lippolis

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