Dostoevskij Lo scrittore della mia vita

Julia Kristeva
Ed. Donzelli, 2020

Dalla quarta di copertina

“Con gli occhi inchiodati su L’idiota, mio padre me ne aveva sconsigliato la lettura: ‘Distruttivo, demoniaco e vischioso, lascia perdere!’. Come al solito, ho disobbedito ai consigli paterni, e mi sono immersa in Dostoevskij. Ne sono rimasta abbagliata, sopraffatta, inghiottita”.

Nella vita di ogni lettore ci sono scrittori che occupano un posto speciale: spesso scoperti attraverso letture giovanili, diventano compagni di vita, sorgenti alle quali tornare nel tempo, scoprendovi ogni volta qualcosa di nuovo. Fëdor Dostoevskij rappresenta tutto questo per Julia Kristeva. Fin dai suoi primi studi la filosofa ha insistito sulla presenza, talvolta manifesta, spesso inconsapevole, delle voci degli altri all’interno della propria voce: la lingua non è mai neutra o pura, è resa più ricca dalla stratificazione di significati che altri prima di noi le hanno attribuito. Attraverso decenni di letture sedimentate Kristeva ha imparato a riconoscere la voce di Dostoevskij, e a sentirla risuonare dentro di sé. Il suo essere rivoluzionario, la sua esperienza nelle carceri della Siberia, il suo amore per la Russia e la sua fede tormentata e mai dogmatica la attraggono irresistibilmente, ma a stregarla è soprattutto il suo essere il romanziere del carnevale umano, capace di comprendere che l’oscurità infernale non riguarda solo l’animo di chi vive ai margini, ma è un elemento costitutivo della condizione umana. Julia Kristeva ci apre al mondo di Dostoevskij attraverso un denso saggio introduttivo, seguito da una selezione di brani tratti dai testi dell’autore russo, ordinati secondo parole chiave che ne mettono in luce gli elementi più interessanti dal punto di vista di questa lettrice d’eccezione. Da “gioco” a “doppio”, da “delitto” a “castigo”, da “bambini” a “epilessia”, Kristeva costruisce un percorso di lettura per orientarsi nell’universo dostoevskiano, muovendosi tra i suoi capolavori, come Delitto e castigo, L’idiota e I fratelli Karamazov, e i taccuini privati. Un racconto insieme autobiografico, poetico e teorico che restituisce la polifonia delle opere di Dostoevskij, sottolineandone la capacità di parlare al nostro presente.

Per un approfondimento cliccate sul link

Invito alla lettura

Potrebbe Interessarti

(In)attualità del Pensiero Critico

Michel Foucault

2015-2018
scopri di più
Riaccendiamo Il Classico

Le Supplici di Eschilo: ieri e oggi

7 dicembre 2017
scopri di più
Convegno sul Sogno

Il Sogno, crocevia di mondi

Daniela Iotti, Angela Peduto
25 maggio 2013
scopri di più
Convegno sul Transfert

Pluralité des transferts dans le travail avec les enfants. Le point de vue de l'École Française

Claude Boukobza
12 novembre 2011
scopri di più
La Musa Inquieta

Dichiarazione dei poeti (Déclaration des poètes)

Patrick Chamoiseau
22 giugno 2024
scopri di più
Pagine Nomadi

L’Oresteia di Theodorus Terzopoulos

Gilda Tentorio
12 ottobre 2024
scopri di più
Thank you! Your submission has been received!
Oops! Something went wrong while submitting the form.