A cosa servono i poeti?

C’è forse, in ogni poeta, un archeologo che scava per portare alla luce frammenti di un linguaggio perduto. E forse in ogni poeta giace un dissidente che, solitario, si oppone al brusio del mondo.
Il linguaggio è per il poeta materia viva, avida di venire al mondo e di trovare un’espressione sensibile. Egli sa, tuttavia, che deve immergere la sua parola nelle regioni del silenzio perché solo da queste oscure sorgenti nasce la poesia. Sul vuoto della parola che manca, che sempre manca, il poeta sta sospeso … come l’acrobata sul filo.